Il conflitto di interesse del delegato in assemblea non rileva

Occorre verificare se nella realtà l’interesse estraneo del condomino sia stato effettivamente anteposto a quello generale.

L’assemblea del mio condominio non ha consentito al mio delegato di esprimere il voto perché ritenuto portatore di un interesse in conflitto con la delibera che si doveva assumere.

Premesso che io sono totalmente estraneo a tale interesse, è corretta la decisione assunta dall’assemblea?

Nel caso si supponga esistere conflitto in capo al delegato che esprime il voto, è principio consolidato ( Cassazione 18192/09) che il conflitto di interessi non è estendibile in astratto al rappresentato se non quando si accerti in concreto che il delegante fosse a conoscenza di tale situazione, dovendosi presumere che il delegante, nel conferire il mandato, abbia valutato anche il proprio interesse, non personale ma quale componente della collettività, e lo abbia ritenuto conforme a quello portato da delegato. Comunque occorre verificare se nella realtà l’interesse estraneo del condomino sia stato effettivamente anteposto a quello generale: il che porta ad escludere la rilevanza di una valutazione solo generica ed astratta del potenziale conflitto.

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