Avviso assemblea ad un solo comproprietario se gli latri non chiedono di aggiornare il registro anagrafe

Per i comproprietari di un immobile ubicato in condominio è sufficiente la spedizione dell’avviso di convocazione per l’assemblea dei condòmini ad uno di essi per ritenere legittima la costituzione dell’adunanza e le deliberazioni che da essa promanano.

L’assunto si ricava dalla motivazione di cui consta la sentenza del Tribunale di Palermo 465 del 02 febbraio 2022, che richiama, pur senza menzionarlo direttamente, il registro anagrafe condòmini di cui all’articolo 1130, numero 6 Codice civile.

I fatti
Il caso da cui sorge la controversia riguarda l’impugnazione di una delibera da parte del comproprietario dell’immobile (anzi, di due comproprietari), il quale lamentava di non essere stato destinatario di alcun avviso di convocazione, ancorché in assemblea si fosse presentato il fratello, rappresentando l’unità immobiliare in questione (ciò è dato desumerlo indirettamente dal provvedimento stesso).In particolare, la legittimità della deliberazione veniva censurata a norma dell’articolo 66 delle disposizioni di attuazione
al Codice civile, a mente del quale: «in caso di omessa, tardiva o incompleta convocazione degli aventi diritto, la deliberazione assembleare è annullabile ai sensi dell’articolo 1137 del Codice su istanza dei dissenzienti o assenti perché non ritualmente convocati».

Differenze tra condomino e comproprietario
Il giudice palermitano ha, tuttavia, respinto la chiesta invalidazione, richiamando il principio giurisprudenziale secondo cui la comunicazione della data dell’assemblea e dell’ordine del giorno trattato ad uno dei comproprietari è idoneo per validare la convocazione e la costituzione dell’assemblea condominiale anche nei confronti degli altri contitolari del diritto reale in questione.L’insegnamento della Suprema corte rammentato da parte attrice (Cassazione 10071/2020) – a cui il decidente ha deciso di
prestare attenzione, menzionandolo direttamente – attiene al condomino pretermesso tout court in quanto condomino e non in quanto comproprietario, essendo sufficiente la convocazione di uno solo dei comproprietari. 

La comunicazione della titolarità spetta al comproprietario
D’altra parte, non può pretendersi – così prosegue il giudice – che l’amministratore che convochi l’assemblea lo faccia anche nei riguardi di chi non ha comunicato la sua titolarità pro-quota di una parte dell’immobile facente parte del condominio. La conoscenza, pertanto, di uno dei comproprietari e la comunicazione ad esso è stata valutata come più che sufficiente ad avvalorare la comunicazione effettuata, tanto daecreto 1736/1939), il quale prevede espressamente che la sottoscrizione dell’assegno «deve contenere il nome e cognome o la ditta di colui che si obbliga».

Articoli correlati

L’assemblea non può assegnare i posti auto comuni in via definitiva

L’assemblea dei condòmini è sprovvista di poteri decisionali sull’assegnazione in via esclusiva di date parti comuni, come, ad esempio, quelle riguardanti gli stalli dell’area di parcheggio. Lo…

Le comunicazioni condominiali via WhatsApp non possono riguardare la convocazione dell’assemblea

L’invio della convocazione di assemblea a tutti i condòmini a mezzo di WhatsApp, seppur di rapido e immediato recepimento, non è annoverato nell’elenco riportato nell’articolo 66, comma…

Anche nel rapporto tra condominio e amministratore, l’ok al bilancio non impugnato lo rende incontestabile

Le delibere non formalmente impugnate per vizi che possano causarne l’annullabilità o persino la nullità, dove per impugnazione non si intende il semplice reclamo scritto, sono obbligatorie…

L’omessa corretta convocazione assembleare può portare all’annullamento del deliberato

La convocazione dell’avente diritto in assemblea resta, ancora oggi, uno dei temi maggiormente discussi in sede giudiziaria. Nonostante la legge sia chiara, accade di frequente che l’avviso…

La firma del presidente sul verbale di assemblea

A differenza di quella che è la prassi consolidatasi nel tempo, nessuna disposizione del Codice civile ha previsto la nomina di un presidente dell’assemblea condominiale, fino a…

Assemblea, anche all’amministratore che sia condomino non si possono conferire deleghe

È annullabile la delibera adottata dall′assemblea nella quale alcuni condòmini hanno rilasciato deleghe all′amministratore che sia anche condomino in violazione del divieto prescritto dall′articolo 67, comma 5,…